Forse queste sono confessioni pubbliche di una missionaria consacrata… Non so, vediamo dove mi porta questo post…
La situazione di emergenza ci ha portate, nelle ultime settimane, a visitare molte famiglie. Non è una cosa che non facciamo, ma normalmente dedichiamo maggiormente il nostro tempo alla formazione dei giovani e bambini, visitando le scuole sparse nel territorio della Parrocchia. E’ lì che abbiamo stretto legami di amicizia con varie famiglie, e conosciuto le loro situazioni precarie.
E’ un’esperienza di forte consolazione reciproca: rivederci. Persino i nostri contadini, un po’ riservati e timidi, che spesso non esprimono i propri sentimenti, ci sorridono, e parlano più del solito, condividendo la vita da quarantena, speranze e preoccupazioni.
E’ in una di queste visite che ho ricevuto una mazzata colossale: stavamo parlando con una mamma, ci diceva che aveva sempre male alla schiena. Le abbiamo chiesto se non poteva mettersi il Mentisan, una pomata molto comune e poco cara.
“Volevo comprarla al mercato l’altro giorno, ma costava 10 boliviani, e i soldi non mi bastavano”.
10 boliviani! Equivale a circa un euro e mezzo, e anche qui non si fa molto con questo biglietto azzurro: una minima ricarica del cellulare; o 5 kg di patate; 20 pagnotte… Insomma, anche per una taccagna come me, 10 boliviani sono nulla. Eppure per questa mamma sono molto: sono la possibilità di comprare una crema per alleviare il suo dolore. Per uno studente del campo è la possibilità di seguire le lezioni sul cellulare.
Eppure ho fatto voto di povertà: e alle volte mi vanto di come vivo povera. Questo angelo in carne ed ossa mi ha fatto vedere quanto mi vanto per nulla, ha fatto cadere il castello di carte che avevo costruito, pensando fosse una roccaforte inespugnabile.
Risultato: sono andata apposta al mercato a comprarle una crema (da 40 boliviani) e i suoi dolori si sono alleviati. E la carità copre il mio orgoglio e vanto, insieme alla infinita misercordia di Dio.
Non finirò mai di ringraziare per l’evangelizzazione che ricevo dai miei contadini. “I poveri li avrete sempre con voi” ha detto Gesù: grazie, Signore. Sono loro che mi salveranno.