Penso che è un’epressione molto felice questo titolo, perché San Giacomo, qui nelle Ande, ha trovato casa davvero, accolto da una devozione viva, costruita per i sentieri, a volte tortuosi, della storia.
Ci sono pagine dei tempi della Conquista che lasciano a bocca aperta: ma lo sapete che la prima volta che gli indigeni hanno ascoltato l’esistenza San Giacomo (sommo patrono di Spagna) è stato quando i soldati lo invocavano prima di sparare con gli archibugi? Cosa significherà questa esperienza nell’immaginario della gente, ce lo possiamo chiedere?
In ogni caso, per vie tortuose e a volte deviate, San Giacomo si è fatto strada nel cuore della gente come un Santo vicino e fidato. Ne ho già parlato tante volte, potete leggerlo qui: I Santi di luglio, Il Signore dei fulmini, Dio che paura!
Quello che oggi voglio condividere è la festa di San Giacomo a Vilacaya: in quest’anno tanto speciale, le feste – momenti per definizione speciali – sono molto intense. Proprio nel 2020, anno “malato”, due famiglie hanno costruito ciascuna una cappellina in onore di San Giacomo. E’ pura coincidenza? San Giacomo è un santo invocato dai medici tradizionali…
Il primo che è venuto a casa per chiedere una preghiera il giorno di San Giacomo è stato Ediberto, e dopo qualche giorno Ausberto. Ci siamo messi d’accordo per gli orari, cosicché dalle 10,30 in avanti ho visitato queste cappelline, dove c’era già gente che aspettava per la “messa”.
Mi sono preparata i giorni prima: è indubitabile l’intensità della devozione a San Giacomo. Allora ho chiesto al Signore che cosa volesse che io facessi o dicessi, per aiutare la gente in questo incontro con un Santo che li avvicina a Dio.
Ho riflettuto un po’ sulle parole, ma l’ illuminazione mi è venuta nel momento della preghiera: Ausberto porta un braciere, che la gente usa per bruciare incenso ai Santi. Allora faccio due più due: inserisco nel momento delle preghiere dei fedeli (che raramente sono spontanee, la gente è un po’ timida) l’offerta dell’incenso: faccio alcune brevi richieste, e poi dico alla gente che si avvicini ad offrie incenso e fare la propia preghiera personale.
Magia! Miracolo! Senza dover invitare più volte, senza tentannamenti, a due a due, marito e moglie, mamma e figlia, si avvicinano e iniziano la loro preghiera sussurrata. Sono lì vicino e sento la vibrazione che rilascia la fede di queste preghiere. Andrés la recita un po’ più ad alta voce, in quechua, e riesco a captarne il senso: “San Giacomo, fortificaci, proteggi la mia famiglia, benedici…”.
Si, davvero San Giacomo ha trovato casa: non tanto nelle due nuove cappelline, quanto nei cuori della gente.