Gesù Bambino, il Dio con noi

La festa della Candelaria (la Candelora, che in molte parti dell’ America Latina è una devozione alla Madonna con il Bambino, nella Presentazione di Gesù al Tempio) ha una caratteristica peculiare: ci sono due famiglie “passanti” (priori che sponsorizzano la festa a devozione del Santo festeggiato). La famiglia che “passa la festa” della Madonna è generalmente di un ceto più alto, mentre quella che passa la festa del Bambino Gesù è più umile. In passato tale divisione marcava una separazione netta delle classi sociali, al punto che un contadino non poteva partecipare alla festa della Madonna.

Sebbene le differenze si stanno assottigliando, perché – grazie a Dio – i figli dei contadini hanno avuto accesso a studi professionali, migliorando di gran lunga la propria condizione, per la storia vissuta e per le tradizioni che si sono cristallizzate, c’è una sensibile differenza nelle due feste.

Il Bambino Gesù è tolto alla Mamma Candelaria, posto su una sedia, e portato alla casa del passante per tutto il tempo della novena. Quest’anno Nelson e Maribel gli hanno preparato una stanzetta, con un altare contro la parete, fiori, candele e incenso. Quando è nell’ altare maggiore insieme a sua mamma, Gesù Bambino quasi non si vede. Adesso è all’altezza della nostra vista, e colpisce con i suoi capelli scuri e gli occhi neri, intensi.

“Gesù Bambino viene a lavorare” dice un signore “tutti coloro che preparano la festa chiedono a lui il permesso, e poi si mette a lavorare”. Prima di preparare i biscotti, i pani e la chicha (bevanda fermentata di mais) le persone incaricate passano a chiedergli il permesso e la sua benedizione.

E così, mentre la Madonna rimane in chiesa, il Dio Bambino prende dimora in mezzo alle persone più semplici e umili. Durante tutta la novena la gente va ad adorarlo, offrendogli incenso e candele.

Me lo immagino molto contento di questa “uscita” dalla chiesa, per nove giorni l’anno.

Sono tradizioni semplici, ma molto profonde. Mi commuove pensare che il Figlio di Dio si trovi in mezzo ai contadini, è proprio la dinamica dell’ incarnazione! Non nasce nei palazzi dei ricchi, ma in una stalla, in mezzo ai pastori. Qui in Vilacaya si ripete ogni anno il mistero del Dio-con-noi. Basta vedere questa statuetta, e sembra proprio che sorrida, contento di stare in mezzo ai piccoli, Lui, il Dio che si è fatto piccolo.

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