Ci mancherai

Sono arrivate le vacanze. Dopo tre anni, una visita a mamma, famiglia e amici.

E’ d’obbligo salutare e congedarsi qui in Vilacaya: nella celebrazione della Parola di domenica 11 novembre, lo faccio pubblicamente ai presenti.

Prende la parola un’autorità originaria: “Hermanita, ci mancherai…” E poi, nei saluti individuali, più o meno tutti lo ripetono: “CI mancherai, hermanita!”

E’ un’espressione comune, ma molto affettuosa, e mi scalda il cuore. Davvero, tre anni sono molti, anche se passano in fretta. Molto tempo per crescere nelle relazioni, nelle amicizie, per camminare insieme e condividere gioie e dolori. Davvero, di cose ne sono successe tante!

E poi… un timore poco velato: ma… ritornerò? La mia gente sente paura che questo arrivederci sia in realtà un addio. E’ normale, per loro, congedare persone e non vederle più: la migrazione comporta molti addii.

No, non preoccupatevi, amici e figli miei: ritornerò presto. E nel frattempo, anch’io sentirò la vostra  mancanza. Mi mancherete, ma parlerò molto di voi: alla famiglia, agli amici, nelle parrocchie, alle sorelle, ai giovani… Non posso non parlare di voi e di tutto quello che mi avete donato e insegnato.

 

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