Black out

Che dire, siamo abbastanza abituati a black out temporanei, soprattutto nel week end. Ma questa volta, finito il fine settimana, la luce non tornava… Le batterie, inesorabilmente, indicavano una discesa costante della percentuale di carica, eppure l’energia non c’era.

“E’ stato il vento di domenica: sono caduti vari alberi di grandi dimensioni sui tralicci della luce. Ci vorrà tempo per ripristinare l’energia…”

Chi parla di un giorno, chi catastroficamente di tre, quattro giorni senza luce.

Lunedì non arriva l’acqua alle case, perché senza luce la pompa non funziona… Ma qui si trova facilmente una soluzione, quasi a tutto. Prendiamo la jeep e ci avviciniamo il più possibile al tubo che regala l’acqua in avanzo delle gallerie filtranti. Carichiamo acqua per la mensa e per noi, e in meno di un’ora abbiamo l’acqua necessaria per i vari bisogni.

Mancando la luce, anche la benzina non si può avere… e allora inizio a contare i kilometri per arrivare alle comunità in programma, ma… dobbiamo sacrificare Tañavillque, questa volta…

Il pc grazie a Dio ha una buona autonomia, e posso continuare a studiare per qualche ora. Ma il cellulare… presto di scarica. E l’antenna/ripetitore finisce la sua autonomia a mezzogiorno del lunedì: cosicché, se anche c’è ancora qualche cellulare carico, la comunicazione è sospesa per mancanza di campo…

Sembra di ritornare a giorni passati, nemmeno troppo lontani: ci adattiamo al ritmo degli astri, soprattutto del sole che ci illumina, ma anche della luna che attenua l’oscurità della notte.

E poi… scopriamo di avere molto più tempo. Ma da dove viene? Prima sempre in cronica mancanza di tempo, ed ora… ???

Non avendo gli smartphone in funzione, tutto il tempo dedicato ai social e alla navigazione, ci è donato come tempo gratuito. Impressionante: in pochi anni le nostre vite si sono riempite di comunicazione virtuale. Che dire? Non giudico me stessa, nemmeno gli altri. Solo constato. E mi chiedo: a che cosa ho tolto il tempo per impiegarlo nell’uso dello smartphone? Penso che è una domanda sana che fa del bene. Se l’ho tolto a cose importanti o secondarie, questo sì fa la differenza.

Al terzo giorno senza luce, persino la mia dolce e semplice amica Secondina esprime la sua noia per la mancanza di luce (lei che non maneggia dispositivi elettronici…).

E poi… ecco, ritorna alla sera del martedì! Tutti felici, correndo per connettere cellulari, computers, torce ricaricabili… Eh si, dipendiamo molto dall’energia elettrica. Eppure, per millenni l’umanità è vissuta senza questa risorsa… In ogni caso, riconosco l’utilità dei mezzi attuali, ma confesso che un po’ di disintossicazione da questi mi ha prodotto un certo senso di sollievo, di libertà. Niente male il black out…

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