Bonsai

Mi è capitato, tra dicembre e gennaio, di incontrare piccoli ometti che sembravano bonsai: Lishan, con il suo gilet e la camicia a quadri, mi sembrava un gnomo. Piccoletto, come si deve essere alla sua età: ha solo 6 anni! Eppure i suoi discorsi e a volte anche gli atteggiamenti, sembrano rispecchiare una persona adulta. In gennaio ho conosciuto Tiago: educatissimo, tranquillo… sembrava un uomo posato di 40 anni. Insomma: come due bonsai, che nella loro piccolezza riproducono tutti i tratti di un albero grande, così i due bimbi sembrano adulti in miniatura.

Sono di nazionalità diverse e li ho conosciuti in paesi diversi. Cosa li accomuna? Una vita non sempre facile, per usare un eufemismo, che li ha fatti crescere precocemente. Lishan viene da una famiglia disastrata, e i servizi sociali hanno considerato opportuno allontanarlo dai genitori (o un genitore? Sembra che la mamma nemmeno era con lui…). Tiago è un profugo, che con sua mamma ha lasciato il paese natale per cercare vita in un altro. Insomma: li accomuna il dolore.

Un bimbo che soffre, c’è qualcosa di più assurdo? I bimbi dovrebbero essere spensierati, sempre giocando e imparando nel gioco. Invece, non è così per tanti bambini. Un giorno Tiago, in una cappella, ha spontaneamente presentato una preghiera “per una regione che soffre a causa della siccità” chiedendo a Dio il dono della pioggia. Lo ha fatto con una profondità e una serietà che mi insegnano ad essere più seria e profonda nelle mie preghiere… Lishan si prende cura di suo fratello minore, Tiago di sua mamma. Si fanno forti e anche se piccoli caricano il peso del cuore degli altri.

Lishan ad un certo punto sembrava che non avrebbe potuto restare nel Centro di accoglienza per minori a cui era approdato con il suo fratellino. Le educatrici hanno iniziato a prepararlo per l’eventuale cambio: “Va bene” risponde “sono già pronto per un altro Centro”. La spensieratezza della sua età in questo caso è stata una carta a suo favore. Tiago, invece, dovendosi nuovamente spostare con la mamma, ha dimostrato una certa tristezza, ma anche lui si è fatto forza ed è partito.

Storie di vita, che sono maestre di vita. E nel mentre, i due “bonsai” sono nelle mie preghiere, sempre.

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